Al via Enoagriart Italia, l’autenticità del Made in Italy


Al via il progetto Enoagriart Italia del marchio “Eccellenza Agribusiness italiano, Certificazione, Promozione del Territorio e Internazionalizzazione dei prodotti Made in Italy”, presentato il 14 luglio a Milano, promosso e organizzato dall’Accademia delle Empresa Europea.

Enoagriart Italia punta a diffondere l’eccellenza agroalimentare italiana attraverso la Denominazione di Origine Comunale (De.CO), che non è un marchio di qualità bensì l’identificazione di un prodotto che vincola la produzione con il luogo d’origine. In altre parole, è un certificato notarile assegnato dal sindaco del territorio dopo una accurata valutazione. Si tratta di uno strumento per la salvaguardia della produzione stessa e dello sviluppo endogeno del proprio territorio come un mezzo per promuovere le specifiche particolarità culturali e storiche.

Curatrice dell’ambizioso progetto, l’Accademia delle Imprese Europea, nata nel 2007 come associazione non profit mirata a promuovere le aziende locali, nazionali e internazionali con strumenti di comunicazione che valorizzino il potenziale sociale, economico e ambientale dei prodotti del territorio.

Alla conferenza di presentazione di Enoagriart sono intervenuti Giulio Pennucci – Coordinatore Progetto Lombardia Enoagriart; Giuseppe Ariobazzani – Pte Accademia delle Imprese Europea, Martino Ferrandino -Rappresentante Prodotti Pugliesi; Antonio Pulcini – relatore Tecnico Contraffazione del Made in Italy; Lia Lemos, Responsabile Internazionalizzazione europeo dell’Accademia delle Imprese – Agenzia BRAIT.

Nelle parole di benvenuto,  Lia Lemos -Responsabile Internazionale dell’Accademia delle Impresa  European – Agenzia BRAIT ha sostenuto davanti alla nutrita platea di investitori, imprenditori e agricoltori di diversi settori agroindustriali: “Un imprenditore non ha la capacità di competere se non dispone di un valore aggiunto, caso mai è destinato a scomparire del mercato”, “Era il momento di fare un passo indietro e capire che cosa stava succedendo in l’Italia, perché la crisi non è venuta da lontano ma da vicino”.

Giuseppe Ariobazzani – Pte della Accademia Europea delle Stampa ha risposto alle seguenti domande:

L’Accademia è stata fondata nel 2007, periodo in cui la crisi inizia a emergere;  è questo l’origine dell’Academy?
Sì. E’ stato un momento in cui avevo stretto i legami con le varie associazioni imprenditoriali, ma per lo più del settore agricolo conoscendo da vicino le difficoltà che attraversavano. La mia riflessione era che in quel momento non si poteva parlare di grandi imprese, business, esportazioni ma era il momento di fare un passo indietro e ricominciare da casa e capire che cosa stava accadendo nel nostro Paese. Tenete a mente che la crisi non è venuta da lontano, ma da vicino.

Se l’azienda è la cellula del sistema economico, perché il governo è indifferente?
Il governo insieme all’Unione Europea (UE) devono affrontare un sistema economico che è in declino. Il nostro governo dovrebbe iniziare ad affrontare il problema dal basso, iniziare con l’agricoltore e rafforzare la loro attività produttiva, presentando un prodotto A1. E ‘importante la sinergia tra il governo, il comune e gli agricoltori.

Se dovesse fare una richiesta a chi si rivolgerebbe?
Al governo e alle sue leggi legislative per iniziare a risolvere le richieste e le esigenze dell’ agricoltore. Si dovrebbe evitare di fare grandi investimenti per cominciare a sostenere gi agricoltori in modo da rafforzare l’economia. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando per essere ascoltati dai comuni in modo che possano dare ai produttori agricoli la Denominazione di Origine Comunale (De.C.O).

Crisi o burocrazia, quale è la più colpevole della situazione attuale dell’Italia?
Non c’è crisi in un sistema economico assente. I primi segni di ripresa ci saranno dando la possibilità ai consumatori di ottenere un prodotto di qualità senza farli spendere di più. E’ necessario avere un maggior controllo del prodotto finale che arriva al nostro tavolo e che ci permetta di vivere sani e robusti.

In questo contesto, Antonio Pulcini- Tecnico Relatore Contraffazione Made in Italy – Capo di Gabinetto Domenico Scilipoti di Senatore (Forza Italia), afferma:  “Uscire dall’UE potrebbe essere una misura per valutare se nel corso degli anni la situazione non migliora, la speranza è l’ultima cosa che si perde”.

È la crisi di governo oppure la gestione governativa sbagliata che sta cancellando il Made in Italy?
Si tratta di un periodo di difficoltà economica per il nostro Paese e l’intera comunità europea, ma è certamente un problema del governo che non riesce a difendere il Made in Italy, un marchio che ci viene copiato per mancanza di investimenti economici. La burocrazia dovrebbe essere mirata a dare un rapporto più stretto tra il governo e le piccole, medi e grandi imprese.

La crisi ha fatto diventare il consumatore un risparmiatore di un prodotto di qualità?
La disoccupazione, soprattutto nel sud, è evidente, e si vede nei supermercati. Si dovrebbe cercare una soluzione per mano dell’Unione europea e creare una nuova moneta parallela all’euro che rafforzerà il suo valore monetario.

La maggior parte dei cittadini preferisce lasciare l’UE…
Prendiamo il caso dell’Inghilterra, la metà dei britannici erano a favore e l’atra metà contro, significa che c’è ancora fiducia nell’Unione europea, non possiamo dire che è l’Europa è l’unica responsabile. Se, nel corso degli anni la situazione non migliora si potrebbe pensare a questa soluzione, dobbiamo ricordare che l’Italia ha avuto momenti brutti che sono state superati; la speranza è l’ultima a morire.

DIFFERENZE TRA
DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE (DE.C.O) MARCHI DI QUALITA’
OBIETTIVI
Ogni Comune, con una procedura amministrativa semplice e lineare, può conseguire importanti obiettivi in ambito economico e sociale. I marchi di qualità sono certificazioni di prodotto riconosciute agli alimenti dalla Comunità Europea che vengono rilasciati da enti di certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e garantiscono al consumatore la provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga secondo modalità legate a una tipicità territoriale nel rispetto del disciplinare che regola il marchio di qualità.
CARATTERISTICHE
●Rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all´agroalimentare, all´enogastronomia,
all’artigianato così come alla cultura popolare presente sul territorio.
● Promuovere il territorio attraverso le sue specificità produttive.
● Salvaguardare il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti anche nel gusto e nell’alimentazione.
I marchi che possiamo trovare sui prodotti alimentari sono:

● D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta).
● I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
● S.G.T. (Specialità Tradizionale Garantita).
● D.O.C.G. (Denominazione d’Origine Controllata e garantita).
● D.O.C. (Denominazione d’Origine controllata).
● I.G.T. (Indicazione geografica tipica).

 

 

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