L’artista messicana Yoje Dondich arriva a Milano
Dopo la presentazione di grande successo
a Madrid, l’esposizione La sinestesia delle forme dell’artista messicana Yoje
Dondich, arriva a Palazzo Giureconsulti a Milano, dove 14 opere saranno esposte
per la prima volta in Italia dal 7 marzo.
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Con un programma che promueve e diffonde
l’arte di creativi messicani in altre nazioni, l’impresa messicana Must Wanted
Group, presenta l’esposizione attraverso la quale si propone l’analisi di
differenti esplorazioni formali sviluppate dall’artista attraverso la pittura.
La mostra sará esposta fino al 5 aprile,
inizila con Retorno, opera nella quale per la prima volta Dondich utilizza
l’astrazione. Con questo quadro l’artista realizza composizioni caratterizzate
da un forte dominio della linea e una misurata frequenza nell’integrazione del
colore, alle quali aggiunge inoltre forme organiche.
Il percorso continua con la presentazione
dell’evoluzione di queste esplorazioni, cominciando da quadri che includono
elementi surrealisti e geometrici nei quali il colore e il principale
protagonista. Insomma, un insieme di opere, dove e possibile osservare la
ricerca della volumetria partendo dalla relazione con determinate forme
geometriche, che fanno risaltare queste esplorazioni durante la tappa piu
recente.
Per l’artista messicana, “questa
esposizione rientra in un lavoro di piú di 35 anni. Oggi mi sento a mio agio a
scoprire i colori, le forme. Mi sono basata sulla geometria e il colore per
esprimere quello che ho imparato nel tempo”.
Il Palazzo Giureconsulti, é uno degli
spazi storici piú importanti di Milano, situato di fronte a Piazza del Duomo.
Fu inaugurato nel 1654, concepito in origine come scuola per politici e
avvocati, successivamente e stato utilizzato come sede della Camera di
Commercio. Attualmente da spazio a conferenze ed eventi culturali nazionali e
internazionali.
SULLARTISTA
Yoje Dondich (Cittá del Messico, 1952) ha
studiato Psicologia, Disegno, Logoterapia e Interior Design. Ha realizzato la
sua formazione plastica con diversi maestri messicani e stranieri come Rolando
Belfai, Isaac Stavans e Manuel Guillén.
Il vocabolario di Yoje e complesso, non
si puo orientare a unica direzione, il suo alfabeto e figurativo e astratto,
surrealista e onirico. La molteplicitá delle sue opere si deve per la maggior
parte alla sua costante ricerca nell’esprimere ¡ dubbi che sorgono nel mondo
interiore e creativo. Per Yoje l’osservazione e un’azione permanente e
essenziale del suo lavoro.
Agli inizi ha utilizzato il disegno per
creare opere con una forte tendenza al surrealismo, che poi ha anche
materializzato in quadri con pittura a olio. Verso gli anni Novanta il suo
stile ha subito una svolta radicale verso il campo dell’astrazione. Si tratta
di un insieme di quadri che corrispondono a un momento di ricerca formale con
la pittura, dove il colore, la linea, le forme e ¡ tratti sono ¡ principali
protagonisti.
INFORMAZIONI
Yoje Dondich. La sinestesia delle forme
Dal 7 Marzo al 5 Aprile del 2019
Palazzo Giureconsulti, Galleria Passi Perduti
Piazza Mercanti 2, Milano, Italia