Lombardia verso la zona rossa? Domani i dati del monitoraggio Iss e la scelta del colore.


Venerdì arriverà il solito monitoraggio dell’Iss. Dalla regione filtra un certo pessimismo.

l mix di arancione e arancione rafforzato potrebbe non bastare. Regione Lombardia, per dirla con le parole del consulente del Pirellone, Guido Bertolaso, viaggia a “passi lunghi” verso la zona rossa. I capoluoghi lombardi, infatti, si stanno trovando a fare i conti con la violenza della terza ondata dell’emergenza covid – spinta soprattutto dalla variante inglese – e dai prossimi giorni potrebbero ritrovarsi nuovamente nella fascia di rischio più elevato. 

La fotografia attuale della Lombardia – divisa tra zona arancione e zona arancione rafforzata – è l’emblema di un territorio nuovamente in difficoltà e i divieti e le restrizioni già imposte potrebbero non essere sufficienti. 

La verità arriverà domani, venerdì 5 marzo, quando da Roma sarà presentato il classico monitoraggio settimanale dell’istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia. Con un indice Rt sopra 1,25 si va automaticamente in fascia rossa, anche se non va trascurato il peso della pressione sui reparti ospedalieri che – sempre stando alle parole di Bertolaso – sono già in affanno. 

Lombardia in zona rossa? 

Dalla regione non filtra ottimismo, tutt’altro. Mercoledì, durante un punto stampa sui vaccini, l’ex numero uno della Protezione civile non ha nascosto le sue preoccupazioni. “A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa – ha detto Bertolaso, chiamato al Pirellone per coordinare la campagna vaccinale -. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni, ma non sono preoccupato per questa regione. Più che per altre è fuori discussione che bisogna vaccinare”. 

Ai “passi lunghi” di Bertolaso hanno fatto da contraltare la calma di Attilio Fontana e Letizia Moratti, che non hanno voluto sbilanciarsi con previsioni in vista del monitoraggio. “Bisogna aspettare i dati del Cts e poi si faranno le valutazioni del caso – le parole del presidente lombardo -. Per ora monitoriamo costantemente e giornalmente le situazioni di pericolosità”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda, l’assessore al welfare: “Non abbiamo evidenza su Lombardia in zona rossa. Abbiamo riunioni quotidiane con la commissione indicatori per vedere quali misure mettere in campo, ma sarà la cabina di regia venerdì a dirci come sarà la nostra Regione da lunedì prossimo”.

Da lunedì, insomma, la Lombardia rischia di cambiare di nuovo colore, passando dall’arancione al rosso. La decisione arriverà venerdì dopo il monitoraggio e l’attesa è alta. 



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