Come Leggiamo il Mondo che Cambia: Un Convegno per la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza

Roma.- Lo scorso 4 ottobre, la Chiesa di Scientology di Roma ha ospitato un convegno in occasione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Accoglienza. L’evento ha dato spazio a dibattiti su migrazioni, accoglienza e integrazione, con l’obiettivo di umanizzare i processi di accoglienza e sostenere i diritti umani per commemorare le vittime dei naufragi nel Mediterraneo.

L’iniziativa ha visto la partecipazione e il supporto di importanti organizzazioni, tra cui Mediatori Mediterranei, Comunità La Collina, Diritti Umani e Tolleranza, Arte e Cultura per i Diritti Umani e il Centro Studi IDOS, che ha reso disponibile gratuitamente il Dossier Immigrazione 2023 durante il convegno, scaricabile dal sito [dossierimmigrazione.it](http://www.dossierimmigrazione.it).

Una Tavola Rotonda sull’Accoglienza e il Dialogo Interculturale

Il convegno si è aperto con una tavola rotonda moderata da Claudio Paravati, direttore del Centro Studi e Rivista Confronti. Tra i relatori, la dott.ssa Beatrice Covassi ha evidenziato tre punti fondamentali per affrontare il fenomeno migratorio: promuovere le migrazioni regolari, riformare il diritto di cittadinanza e incoraggiare il dialogo interreligioso e interculturale. La dott.ssa Alessandra Morelli, ex delegata dell’Alto Commissariato per i Rifugiati ONU, ha proposto la creazione di un’Agenzia nazionale che lavori in sinergia con vari ministeri per garantire una gestione dignitosa e umanitaria delle migrazioni. Don Mario Farci ha poi offerto una prospettiva teologica, evidenziando come la migrazione sia un’esperienza umana che rivela il nostro essere “popolo in cammino”.

La Migrazione come Risorsa Economica e Sociale

Il prof. Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS, ha sottolineato come gli stranieri contribuiscano al 9% del PIL italiano, suggerendo che il fenomeno migratorio venga riconosciuto come una risorsa. Anche il Prof. Carlo Pilia, Presidente di Mediatori Mediterranei, ha evidenziato la necessità di formare mediatori culturali qualificati, che abbiano una solida preparazione sia teorica che pratica.

Verso una “Cittadinanza del Mondo”

Il Prof. Martin Nkafu, docente di Filosofia Africana e presidente della Nkemnkia International Foundation, ha proposto di adottare il termine “mobilità umana” per superare la concezione tradizionale della migrazione, e di educare i giovani ai valori dell’internazionalità e della cittadinanza globale. Nkafu ha ribadito che ogni persona, oltre ad appartenere a una nazione, è cittadina del mondo, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale per adattarsi a una società in continua evoluzione.

Le Testimonianze sul Campo

Il panel conclusivo ha dato voce a chi è direttamente coinvolto nell’accoglienza e nel supporto agli immigrati. Moderati da Don Ettore Cannavera, gli interventi hanno incluso testimonianze di professionisti come la dott.ssa Lilia Adriane Azevedo, esperta in diritti umani e titolare di Casa Helena, e il giornalista Daniel Sigua, fondatore di TCG News. Gli interventi hanno sottolineato la dignità e il rispetto come elementi fondamentali per una buona integrazione.

Verso una Cultura dell’Accoglienza e della Dignità Umana

Il convegno ha messo in luce la necessità di comprendere a fondo le motivazioni che spingono una persona a lasciare il proprio paese e di adottare un approccio che valorizzi la dignità umana, proponendo un cambiamento culturale che si fondi sul rispetto e sulla promozione dei diritti umani. Le migrazioni devono essere considerate un fenomeno strutturale e non un’emergenza, e questo principio dovrebbe guidare le politiche e le normative italiane ed europee.

In chiusura, è stato proiettato un video dedicato all’Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con l’intento di sensibilizzare i partecipanti al tema dell’uguaglianza e dei diritti. Il video fa parte del materiale educativo promosso da Gioventù Internazionale per i Diritti Umani, un’iniziativa sostenuta da organizzazioni religiose e civili con l’obiettivo di ispirare i giovani a difendere i diritti umani e promuovere la pace.

Articolo a cura di Daniel Sigua | www.mediacomgroup.it