Expo 2015: Messico, il seme per un mondo nuovo, cibo, diversità ed eredità

Tema della partecipazione “Messico, il seme per un mondo nuovo: cibo, diversità ed eredità”
Il Messico è una terra che ospita una grande varietà di piante, animali, ecosistemi: una vera e propria culla dellabiodiversità. Questa ricchezza è strettamente legata a una cultura millenaria e a una delle più varie, sofisticate e assortite gastronomie, tanto che nel 2010 la cucina messicana è stata dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco. È una storia fatta di sapori, un modello che armonizza coniugandoli attività agricole, rituali, saggezza pratica tradizionale, tecniche e abitudini culinarie, utensili unici, come il metate o il molcajete, e comportamenti comunitari.
Con la sua partecipazione a Expo Milano 2015 il Messico vuole mostrare ai visitatori la sua ricchezza in termini di risorse naturali e di biodiversità e il suo impegno a trovare soluzioni per un mondo libero dalla fame, dalla malnutrizione e dalle pratiche non sostenibili di produzione del cibo. Vuole presentare inoltre il suo contributo alla produzione globale di un gran numero di alimenti dalle proprietà curative.
L’esperienza all’interno del Padiglione, che si estende su un’area espositiva di 1.910 metri quadri, consiste in un’immersione nel mondo della cucina messicana e nel calore della sua gente: i visitatori sentiranno i profumi, i sapori, i colori, le consistenze e i suoni del Messico in un’atmosfera unica, già celebre in tutto il mondo.
Il progetto del padiglione
A partire dalla sua prima partecipazione a un’Esposizione Universale (a Philadelphia nel 1876) il Messico ha sempre presentato un padiglione capace di impressionare e far parlare di sé. L’Expo Milano 2015 ha come tema fondamentale lasostenibilità, tanto come principio a cui rispondere per nutrire la popolazione mondiale, quanto nei criteri per il progetto architettonico: materiali ecologici, facilità di costruzione e smontaggio, compimento dei programmi proposti.
L’architetto Francisco López Guerra Almada, insieme con Jorge Vallejo e la consulenza del biologo Juan Guzzy, ha ideato la proposta vincitrice del concorso internazionale basandosi sull’alimento messicano più caratteristico, il mais.
Alla forma di una grande pannocchia di mais si ispira infatti la grande struttura esterna, che copre il padiglione di 1910 metri quadri, collocato in una posizione privilegiata, all’incrocio dei due viali principali. All’interno trova spazio la più ricca esposizione di prodotti tipici, contornati da un flusso d’acqua che dà vita ai giardini e accompagna i visitatori in rampe elicoidali, alla scoperta della ricchezza gastronomica, ecologica e culturale del Messico.
Fonte: expo2015