Tiziana Lupi racconta ‘Il nostro papa

Tiziana Lupi è la scrittrice della prima biografia illustrata di Francesco ad oggi è tra i più venduti fra quelli che parlano di Papa Francesco. Per la prima volta un libro racconta la vita di papa Francesco con una ricca raccolta di immagini, accompagnate da un testo coinvolgente e pieno di curiosità. 

Roma Venerdì 17 aprile (TCG NEWS).- Nella sede dell’Associazione Un’Altra Roma C’è, è stato presentato il libro “Il nostro papa”, in collaborazione con Consolidiamo, un’altra organizzazione senza fine di lucro. 

Alla presentazione hanno partecipato oltre all’autrice del libro, diversi relatori,  Sergio Zincone professore  di letteratura cristiana antica presso “La Sapienza” Università di Roma, l’Avv. Giorgio Lauria, Vice Sindaco di Ladispoli autore di testi di spiritualità aventi ad oggetto l’amore cristiano, il dialogo ecumenico, il rapporto tra credenti e non credenti, la spiritualità di coppia, ed tanti altri.

La presentazione è stata ulteriormente arricchita dalla presenza di Piero Schiavazzi,  Giornalista vaticanista, analista dell’ Huffington Post e corrispondente di Limes dalla Santa Sede,  persona molto legata alla scrittrice; a fare da moderatore l’On. Danilo Amelina attuale Delegato del Sindaco Marino per la Sanità di Roma Capitale, da un ricco passato nel Volontariato cattolico, Educatore per 15 anni nell’Associazione Scout AGESCI (Associazione Guide Scout Cattolici Italiani) non che presidente dell’Associazione Un’Altra Roma C’è.

In una sala gremita, con un pubblico pieno di curiosità ed aspettative, come d’altronde lo è il pontificato di Jorge Bergoglio – Papa Francesco. Dall’inizio del suo pontificato, quando il 13 marzo 2013, Roma spezza il silenzio con la fumata bianca e l’annuncio HABEMUS PAPAM, con le sue prime immagini, le sue prime parole rivolte al mondo e il saluto per i romani, “Domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!”… abbiamo tutti avuto sentore di essere di fronte a un cambiamento epocale di una chiesa del popolo e per il popolo, una chiesa semplice come il suo nuovo papa.

Danilo Amelina ha introdotto questo libro, non parlando solo dall’autrice, ne di Papa Francesco, ma parlando dell’Italia cattolica, un’Italia credente, con gente che attraverso la fede riscopre i valori umani, si rivolge a Francesco come un Papa di cui tutti ci possiamo fidare.

L’Avv. Lauri con il suo intervento ha voluto mettere in risalto l’amore come il motore della umanità, della fede commentando il pontificato di Papa Francesco come un pontificato di cambio, di lotta riassunti tra le pagine del libro, dove fa riferimenti alle dichiarazioni di padre Lombardi, che parla del pontefice: “non cerca fama e successo, perché fa il suo servizio per l’annuncio del Vangelo dell’amore di Dio per tutti. Se questo attrae donne e uomini e dà loro speranza, il Papa è contento”. L’Avv. Lauri riporta ogni fatto, ogni discorso alla base soltanto dell’amore come principio e fine del  pontificato di Francesco.

Ma la nota più accattivante e passionale di questa presentazione, è stata senza dubbio quella del vaticanista e giornalista Piero Schiavazzi,  lui si è presentato affermando che ha inseguito il suo primo amore – il giornalismo, “questo mi ha permesso di seguire molti temi, l’ultimo, il Consiglio Vaticano II”. Dopo il suo particolare racconto sul primo discorso di Papa Francesco nella domenica di Pasqua 2013 dove raccontando il Vangelo di Luca, che è uno dei vangeli che Bergoglio ama di più, nel quale menziona il paradigma della resurrezione e che Schiavazzi sostiene questo sia il discorso più  importante che Bergoglio abbia fatto fino ad oggi, da quando è Papa, dice: “Questo paradigma, Bergoglio lo usa come il paradigma del suo pontificato, in chiave di lettura è una enciclica raccontata, perché Gerusalemme è difficile, troppo complicato quello che è successo”, Schiavazzi, al quale piace mischiare racconto con storia facendo vivere al pubblico alcuni passaggi , continua dicendo: “Alcune donne ci hanno detto che questa mattina la tomba era vuota, ma noi non ci vogliamo credere, forse è stato rubato o forse è stato trafugato quel corpo, poi scappano”, “Bergoglio dice che questa è la condizione in cui vive la cristianità oggi, un cristianesimo che diventato troppo complicato” sono parole utilizzate da Schiavazzi  per rendere chiaro il messaggio del passaggio della resurrezione, tratto dalle parole del Santo Padre.

“No solo perché questo sia uno dei passaggi storici spesso citati da papa Francesco”,  dice Schiavazzi, “ma per dimostrare che sono le donne quelle che scoprono la tomba vuota, le donne sono quelle che danno la prima notizia, per questo dico che sono le donne ad avere un fiuto per la notizia e che furono le donne a dare il primo scoop della storia. Poi passa ad introdurre il libro “Il nostro papa” e dice: “questo libro che oggi presentiamo è un il libro di una donna giornalista che non è una vaticanista è per questo, credetemi, lei è stata vista con molto sospetto, sono testimone … poi dopo una serie di discorsi, telefonate, dell’ invio di diverse copie del libro, tutto è cambiato, fino ha che l’autrice ha ricevuto la telefonata del papa”.

Tiziana Lupi, durante la presentazione racconta la telefonata con papa Francesco, “ancora le emozioni sono tante”, dice, ma quella chiamata tanto gradevole come inaspettata, lascia in Tiziana un ricordo e un senso di profonda amicizia con papa Francesco, il secondo Francesco della sua vita; perché anche suo figlio si chiama Francesco come il papa, “è solo  un caso?” dice la Lupi.

Laureata in psicologia, giornalista e autrice di documentari a carattere storico e religioso. Ha lavorato per diversi programmi Rai e ha scritto alcune puntate della serie tv “Don Matteo”. Attualmente collabora con il quotidiano “Avvenire” e con il settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”, “Il mio papa” e “Telepiù”.

Piena di gioia, racconta nei minimi particolari quella indimenticabile chiamata, ci tiene a puntualizzare che il lavoro del libro è stato faticoso ma che ne è valsa la pena,  “raccogliere tante immagini che raccontano Bergoglio bambino con i compagni di scuola, ragazzo in famiglia o in seminario, giovane sacerdote per le strade della sua Buenos Aires e poi Vescovo, cosi come una sua giornata da comune cittadino, non è stato facile. L’impegno nel raccontare l’incredibile destino di un uomo che avrebbe potuto cambiare così incisivamente tutta la storia mi ha dato la giusta carica, tanto che oggi sto già pensando a un secondo libro”, ha commentato al termine della presentazione.

Io vorrei chiudere questa nota con la frase di Papa Francesco con la quale Tiziana ha voluto concludere il suo libro:

“NON ABBIATE PAURA DI SOGNARE COSE GRANDI” (Papa Francesco)

 di  Elsy Aparicio | Roma Tcgnews.it
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