Conclusione VII CONFERENZA ITALIA, AMERICA LATINA E CARAIBI


Milano, 13 giugno 2015.-
Nell’ultimo giorno, la conferenza stampa di chiusura dei lavori della VII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi si è tenuta presso l’Auditorium di Palazzo Italia a Expo Milano 2015 che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di 15 Paesi.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni, il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Mario Giro, il Coordinatore delle Conferenze Italia-America Latina e Caraibi Donato di Santo e il Sottosegretario ai Rapporti Istituzionali e alle Relazioni Internazionali della Regione Lombardia Alessandro Fermi

Presenti anche il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala e la Vice Presidente della Camera dei Deputati Marina Sereni.

2015, l’anno dell’Italia in America Latina

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni, ha affermato che “i Paesi dei Caraibi vivono in modo esistenziale il problema dei cambiamenti climatici” anche se non va sottovalutata la questione dei fenomeni migratori che è da risolvere “collaborando e facendo accordi sia con i Paesi di origine che con quelli di transito”. In riferimento alle relazioni tra l’Italia e i Paesi latinoamericani e caraibici Gentiloni ha ricordato come i rapporti si basino “soprattutto sulla storia e sul passato” visto che sono molti i cittadini di questa regione che hanno origini italiane, ma altrettanto importanti sono le collaborazioni future. La Dichiarazione infatti prende atto con soddisfazione dell’iniziativa per il 2015 “Anno Italiano in America Latina”che ha esteso la sua programmazione fino a tutto il primo semestre del 2016.

A questo proposito, TcgNews si è permesso di chiedere al Parlamentare eletto dalle comunità italiane in Sud America, Fabio Porta, quale fosse il suo parere, lui sottolinea che questo tipo di organizzazione è di vitale importanza per le relazioni, “Per la prima volta è organizzata in forma stabile e permanente.” Poi commenta, “Un anno fa abbiamo approvato un emendamento perché questa conferenza divenisse uno strumento permanente della politica estera italiana nei confronti dei Paesi dell’America Latina, quindi non ci troviamo più di fronte ad una semplice conferenza, ma ad uno strumento che potremmo, penso in particolare ai lavori in Commissione Esteri, trasformare in qualcosa di più stabile e sostanziale”.  Poi aggiunge che: “Bisogna dare all’IILA ed anche alla Conferenza  Italia-America Latina una struttura non solo permanente  ma che esprima con  continuità,  nelle diverse iniziative, le politiche indirizzate da parte dei Governi italiani, che fino ad oggi non hanno avuto le attenzioni che questo continente merita” ha  commento Porta alla fine della Conferenza.

Dichiarazione finale

A conclusione della VII Conferenza, con la Dichiarazione finale, si conferma l’importanza strategica delle relazioni tra l’Italia e i Paesi dell’America Latina e Caraibi, a partire dagli storici vincoli culturali, sociali ed economici, e di mobilità umana, nonché il suo interesse nel rafforzare un proficuo spazio di pace, di progresso e di collaborazione, attraverso l’intensificazione del dialogo politico tra i Paesi coinvolti. 

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13-6-15 VII Conferenza CONCLUSIONE

di © Elsy Aparicio

Foto:© Nathaly Puga  Tcgnews.it
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