Visita al Padiglione Zero. L’esperienza di Expo Milano 2015 inizia qui

Visita al Padiglione Zero. L’esperienza di Expo Milano 2015 inizia con un suggestivo viaggio nella storia dell’uomo
Entrando nel Sito Espositivo di Expo Milano 2015 da uno dei due ingressi ovest, Triulza o Fiorenza, prima di iniziare la lunga passeggiata sul Decumano, ci si imbatte nel Padiglione Zero, la porta di accesso all’Esposizione Universale, il punto di inizio ideale della visita.
 Una visita che ha inizio 6500 anni fa…
 “Divinus Halitus Terrae” il motto scolpito sulla grande facciata insieme alla piccolissima terracotta proveniente dal Museo egizio che risale a 6500 anni fa ed è la prima immagine dell’uomo al centro del mondo. E’ qui che inizia il viaggio nella storia dell’uomo, che è anche il viaggio nella storia del cibo e della conoscenza. Un viaggio che si intraprende tra luci soffuse, sapientemente calibrate da Aldo Solbiati, e sagome che riproducono i nostri passi sulla Terra. A cominciare dal Teatro della Memoria, un archivio di cassetti chiusi e aperti, e dalla Memoria digitale, un mega schermo di fortissimo impatto. Come in un videogioco si passa da un livello all’altro, nel Padiglione Zero ogni stanza riproduce un livello di memoria, di storia e di conoscenza umana. Guarda la gallery.
     
Natura e uomo
Nella stanza successiva alla biblioteca, un albero secolare buca il soffitto per tendere la chioma verso il cielo. “Ma è vero?” sentirete certamente una voce intorno a voi… “No, signore, è una riproduzione molto realistica!” risponderà preparato lo staff del Padiglione. E vedrete le sue fronde fuoriuscire dal tetto quando sarete nella Valle della Civiltà, la piazza che ospita Pangea, il tavolo in legno Kaori (48.000 anni di onorata carriera) realizzato da Maurizio Riva e disegnato da Michele De Lucchi che somiglia a un grande puzzle. Prima di uscire, però, bisogna superare altri due livelli: il campionario di frutta e verdura, un arcobaleno di colori e di gusti da tutto il mondo, e quello degli animali, tutti in un elegante total white (una resina bianca che ricopre la struttura in polistirolo) e a grandezza naturale. Guarda la gallery.
Cibo e cinema: indovina il film…
Continua il giro, la storia non si ferma. Stanza dopo stanza l’agricoltura, la pastorizia, l’allevamento sono rappresentati con gli strumenti di lavoro e con la riproduzione dei paesaggi naturali e umani. Fino ad arrivare alla contemporaneità. La Borsa, gli sprechi alimentari, il consumismo, i molteplici volti che la nutrizione assume nel mondo oggi. Il tutto raccontato attraverso iperrealistiche sculture, panel luminosi e clip cinematografiche, quelle che hanno iconizzato il gesto del mangiare e del bere e contribuendo a diffondere stili di vita e abitudini. Per arrivare al racconto delle Best Practicesraccolte grazie al progetto Feeding Knowledge e da ONU, standard di riferimento e modello di sviluppo sostenibile per tutti i Paesi del mondo, a livello ambientale, sociale, produttivo, tecnico e scientifico. Guarda la gallery.
Fonte: Expo 2015