Intervista con l’artista messicana Jennifer Cabrera Fernandez

Milano, 5 luglio 2015 (Tcgnews).- Il posto scelto dall’artista messicana Jennifer, Jenni per i suoi amici, è la Piazza San Carlo, nel cuore di Milano. Ci troviamo in mezzo a tanti messicani, turisti e milanesi il quale colgono l’occasione di assistere ed applaudire questo bellissimo spettacolo, che unisce una bellissima performance di corpo e il Jazz di Sabir Mateen.

Ciao Jennifer, vorresti raccontarci di più sulla tua storia?
Un saluto a tutti, sono di origine messicana, abito a Venezia da 15 anni. Sono nota come danzatrice e cantante. Prima allora di venire in Italia, ho vissuto in Indonesia, questo mi ha permesso di avere un percorso diverso come artista.

Una bella esperienza vivere in Indonesia, ma da quanto tempo sei lontana dal Messico?
Sono 18 anni che non abito più in Messico, mi sono dedicata a girare il mondo dimostrando la mia arte.

A Venezia cosa fai, nell’ambito artistico?
A Venezia faccio l’insegnate di danza afro e afro contemporaneo al CTR (Centro Teatrale di Ricerca) perché questo è una tecnica. Sono anche cantante di afro contemporaneo e musica messicana. Comunque per tutti i miei spettacoli e altre attività potete trovare su mio sito www.jennifercabrera.it.

Come mai hai dedicato una street dance a Milano?
Perché volevamo dedicare qualcosa alla città Milano, sono stata assente dall’Italia in questi periodi, e da quando sono tornata da qualche mese, volevamo presentarmi qui. Tutto questo grazie al Consolato Messicano il quale ci ha appoggiato con i permessi. Sabir Mateen ed io, cui sassofonista incredibile e molto conosciuto di origine Statunitense, volevamo riunirci e abbiamo pensato che Milano sarebbe stato il palco ideale.

Raccontaci il tuo incontro con Sabir Mateen?
Ci siamo conosciuti al Festival di Novara Jazz, ero lì come danzatrice invitata dal direttore del Festival e lui partecipava anche come artista. Ci siamo proprio incontrati, perché lui a livello di musicista ha tanta sintonia con la danza.

Il prossimo appuntamento quando sarà?
Sarà a Venezia nella Festa del Redentore, uno spettacolo con sei percussionisti, si chiama Mamma Folia che unisce Italiani e Africani. Ma con la vena molto Africana.

 Un consiglio che vorrei dare a chi vorrebbe arrivare al tuo stile e al tuo livello?
Prima di tutto la costanza, e dopo imparare due tecniche fondamentale, la danza classica e danza africana, un insieme di tutto, ma sempre con un tocco di radice africana.

Raccontaci questa unione tra il Jazz e la danza afro, com’è nata?
Questa unione di questi due stile già esiste, è molto diffuso negli EEUU, la si può ammirare per le strade di New York.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Per il momento non lo so se mi sposterò da Venezia e dove andrò, ma la mia intenzione è quella di spostarmi. So solo che voglio restare in Italia.

Un saluto che vorresti dare al pubblico che ti segue
Vorrei ringraziarvi per l’intervista, tutti milanesi e turisti che si sono fermati a guardare la mia performance e sicuramente tornerò a Milano, quindi a presto!

Di Lia Lemos | Redazione Tcgnews.it
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