MILANO LATIN FESTIVAL: MOSTRA FOTOGRAFICA “LA DIVERSITÀ DELLA BOLIVIA”


MOSTRA FOTOGRAFICA “LA DIVERSITÀ DELLA BOLIVIA” al Milano LATIN Festival
Negli ultimi anni, la comunità boliviana residenti nella zona nord della Repubblica Italiana si è intensificata, attraverso varie manifestazioni folkloristiche, il campione della vasta gamma di espressioni culturali che convergono nel territorio boliviano. Su questa base, e dalla mano della politica estera dello Stato Plurinazionale della Bolivia, il nostro paese è stato posto al centro dell’attenzione internazionale.
6La nostra patria fa parte delle bandiere e pugni che oggi, nel mondo intero, si alzano alla ricerca di unità tra organizzazioni sociali e politiche, nonché tra i popoli fratelli, desiderosi di conoscere altri territori e costruire un mondo di solidarietà e partecipazione.

In risposta a questo appassionato interesse per scoprire e riscoprire gli altri mondi, il Consolato della Bolivia in Milano, convinto delle potenzialità delle immagini, ha deciso di affrontare la mostra fotografica “LA DIVERSITÀ DELLA BOLIVIA”, che fa parte dell’acquis comunitario visual, paesaggistico e umano, che offre la Bolivia. La macchina fotografica e l’occhio esperto di Jules Tusseau, giovane fotografo appassionato di questo popolo e percorsi boliviani, ha permesso di catturare i paesaggi e climi, nonché il grande mix di gruppi indigeni e le tradizioni che rendono Bolivia un paese di contrasti e di grande ricchezza culturale.
La mostra presenta momenti specifici di numerosi viaggi effettuati in giro per la Bolivia, diventando un viaggio attraverso i diversi aspetti culturali, politiche e sociali che danno al paese una personalità unica. I contrasti dei suoi paesaggi e la pluralità della popolazione, fanno della Bolivia un paese che sorprende ad ogni svolta e continua a muoversi verso il suo futuro.
4La sua geografia è caratterizzata da tre nettamente diverse regioni: il Altopiano, le valli e l’oriente. Nelle alte terre dell’occidente predominano le montagne e i vulcani; con ripide cime di oltre 6.000 metri sul livello del mare. Da parte sua, le valli, clima gradevole, sono inondati con tonalità dell’ocra con una vasta coltivazione di mais, frumento e alberi da frutto della zona. Infine, se avvertono le alte terre del oriente boliviano dove si impone una vasta biodiversità.
La Bolivia è, senza dubbio, un paese unico al mondo, e questa mostra propone scoprire non solo in termini paesaggistici e turistici, ma anche umani, con l’energia che questo comporta. Pertanto, il percorso espositivo comprende una serie di ritratti di uomini e donne, ragazzi e ragazze in diversi luoghi in Bolivia che toccano con la sua umiltà, la sua intensità e sincerità.

3Questa mostra fotografica è stata sviluppata in un paese straordinario, in modo che la gente, a diverse latitudini, conoscano in prima persona, la loro ricchezza e i loro bisogni, le loro eterogenee persone e le sue diverse realtà, in modo da scoprire anche i tesori nascosti nel cuore di questo meraviglioso territorio.

«Fotografare è sentire e farsi sentire, è scoprire, conoscere e imparare a conoscere, è vedere. La fotografia è vedere. È anche in grado di viaggiare. Sì, è viaggiare, e in effetti, è nato in quel modo»
Jules Tusseau, 27 anni, di nazionalità francese, ha iniziato la sua passione per la fotografia cinque anni fa, durante un viaggio in Australia, una terra di contrasti, colori, natura e dei volti umani. Per l’autore della presente mostra fotografica, il viaggio in Australia si stava rivelando in due livelli: certezza che il mondo si scopre viaggiando e due che le scoperte si rafforzano con la fotografia come strumento
Il 2011 arriva in Bolivia e li trova una vera vena visiva per esplorare. Si sente commosso dalla sua autenticità, i suoi paesaggi, la sua gente e la sua atmosfera. Realizza diversi viaggi in America Latina, ma decide di tornare in Bolivia: il suo paese del cuore.
Ha partecipato a diverse mostre nella città di La Paz e molte delle sue immagini sono state pubblicate in riviste della Bolivia, Argentina, Spagna e riviste francesi. Recentemente ha partecipato alla copertura fotografica per il libro intitolato ” i camelidi: cronaca della storia e della fotografia e etnografica”, che è stato edito a cura della Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) in Bolivia, il cui lancio è previsto per il mese di settembre nell’ambito della Fiera di Milano 2015.

CARATTERISTICHE DELLA MOSTRA
La mostra si compone di 20 immagini di 40 cm x 60 cm e un opuscolo informativo che facilità e amplia i dati sull’origine e lo scopo della mostra

 

Redazione Tcgnews.it

Foto: Nathaly Puga


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