Abbiamo vissuto un periodo, purtroppo non ancora concluso, di crisi economica e di difficoltà sociali molto gravi nel Paese. Anche il Comune ha dovuto e deve tuttora fare i conti con rilevanti tagli di risorse e incertezze normative e finanziarie. Possiamo tuttavia affermare che il Comune di Genova è riuscito nell’intento di ridurre le spese della propria “macchina” garantendo ad un tempo l’equilibrio e la trasparenza del bilancio e il mantenimento, anzi l’aumento, degli stanziamenti per i servizi sociali e per la manutenzione del territorio.
L’andamento dell’economia nazionale non ha interrotto l’incremento del turismo, nuova grande risorsa della città, e l’affermazione di Genova come grande polo culturale. Ciò costituisce motivo di speranza in una città che peraltro è impegnata a valorizzare il suo porto, a dare prospettiva alle proprie industrie e alle nuove attività di ricerca.
Genova, tormentata da decenni da tragiche alluvioni, ha finalmente avviato consistenti cantieri per la messa in sicurezza del territorio, dal Bisagno al Chiaravagna. Dopo gli eventi drammatici del 2014 sono stati destinati alla nostra città cospicui finanziamenti per opere pubbliche essenziali e troppo a lungo rinviate. Prima ancora, il Comune, con le sue sole forze, aveva intrapreso la costruzione dello scolmatore del Fereggiano.
Con senso di responsabilità e impegno abbiamo garantito, pur in mancanza di adeguati sostegni finanziari regionali, l’equilibrio di bilancio dell’azienda di trasporto e il suo funzionamento, ben sapendo che il rinvio della gara regionale per l’affidamento del tpl renderà nel 2016 ancora più acuta l’esigenza di assicurare la continuità e gli investimenti necessari ad Amt. Analogamente abbiamo posto le premesse per un cambio di rotta nel sistema di raccolta dei rifiuti e per la ripresa di attività della discarica di Scarpino.
Genova si è dimostrata una città accogliente e, a dispetto degli immancabili mugugni, vivace e orgogliosa di se stessa. E’ questo lo spirito che dobbiamo incoraggiare per trovare la forza di risolvere i problemi e per rendere la nostra città ancora più attraente per i turisti ed anche per gli investitori che possono trovare nelle bellezze naturali, storiche e architettoniche e, non meno, nelle previsioni urbanistiche e nel suggestivo disegno del Blueprint di Renzo Piano, diverse occasioni per nuove imprese.
Ai genovesi, vecchi e nuovi, rivolgo l’augurio che la nostra città possa sentirsi e mostrarsi sempre più una comunità coesa e solidale. Posso garantire che questo sarà l’obiettivo dell’azione dell’amministrazione comunale anche nel prossimo anno.
Auguri di buon anno.
Marco Doria