Ecuador Femmina 2016: Mostra fotografica


La Biblioteca Gallino del Municipio II Centro Ovest e presso il Centro Civico Buranello (Sala Auditorium) il 18 marzo e 8 aprile 2016 nell’ambito del progetto condiviso dal Sistema Bibliotecario Urbano “A parità di Culture…” Tra gli importanti progetti nazionali e internazionali di educazione allo sviluppo coordinati e diretti da Massimo Ruggero, è utile fornire qualche breve accenno della mostra “Ecuador femmina” racconta che verrà proposta alla nostra città e alle scuole.

L’evento proseguirà attraverso una fitta rete di incontri tematici che porteranno il pacchetto educativo nelle scuole e nel circuito istituzionale del territorio civico genovese e non solo.

Ecuador femmina è reduce da una serie di importanti esposizioni che tra il 2013 e 2014 l’hanno portata nelle prestigiose sedi di Villa Narisano, Palazzo Bombrini e Palazzo Tursi, fino all’inaugurazione di Genova Film Festival 2013. Eventi durante i quali si sono avvicendati prestigiosi relatori del mondo istituzionale, accademico e delle comunità immigrate. L’esposizione ha poi ottenuto un notevole consenso internazionale con l’importante tour in America latina iniziato presso la sede del più importante Museo antropologico del Sud america, il Prisley Museum di Guayaquil e successivamente con l’inaugurazione della Piattaforma de Movilidad Humana in Quito il 9 maggio
2014. In precedenza numerose iniziative hanno condotto l’esposizione in giro per l’Ecuador in alcune sedi istituzionali. Importante è stato il circuito Arte in trole progetto indipendente di democratizzazione della cultura attraverso l’arte e le sue varie forme di espressione, attraverso le proposte di artisti locali, nazionali e
internazionali per presentare le loro opere in nuovi spazi.
All’interno di questo percorso Ecuador femmina il 2 aprile 2013 è diventata oggetto di rassegne culturali e poetiche che hanno visto esporre la mostra stessa in diverse aree del sistema metro di Quito e Guayaquil, grazie alla firma di un accordo con la società ecuadoriana. Arte in Trolley, infatti, è stato un progetto finalizzato alla crescita culturale e sociale, indirizzata a coloro che vivono a lattere della cultura e che sono stati comunque esclusi dal circuito intellettuale artistico che si sviluppa in Ecuador e nel mondo

LA MOSTRA E L’EVENTO EDUCATIVO

La mostra è un’importante vetrina finalizzata a sensibilizzare i giovani e la cittadinanza ai temi complessi dello sviluppo sociale, economico, dell’integrazione multiculturale e soprattutto del superamento delle barriere culturali che rendono ancora troppo frammentaria la nostra società locale.
Tra queste ci sono ovviamente le disparità di genere. L’idea e il progetto scientifico di Massimo Ruggero, docente a contratto dell’Università degli Studi di Genova, già Direttore del Programma di Educazione allo Sviluppo per UNICEF, è stata realizzata grazie all’apporto professionale della fotografa italo-ecuadoriana Zoila Bajaña.

In questa mostra intendiamo richiamare l’attenzione dei media e dell’intera comunità ai temi fondamentali delle moderne società multiculturali, con particolare attenzione al ruolo delicato delle donne immigrate. Ma soprattutto per presentare l’immagine bella e pulita di una comunità che merita di rappresentare all’estero la nazione ecuadoriana.

Ecuador femmina che vede il patrocinio del Consolato generale dell’Ecuador a Genova, della Regione Liguria, del Comune di Genova e di alcuni importanti organismi internazionali (UN Women, UNO1128PS, UNIFEM), è però il volto essenziale di una fervida comunità migrante, declinata proprio al femminile. Ma non solo. E’ soprattutto una riflessione che riguarda tutti noi in un complesso sistema globale che ci rappresenta ormai senza barriere, ma soprattutto privi di ogni dimensione identitaria specifica che non sia più priva di elementi sincretici. Quasi una forma d’arte antropologica moderna che merita di essere rappresentata e narrata. Al di là delle diversità di genere. Uno spaccato di vita sociale inteso come “riconoscimento” di una forza dirompente e di una dimensione essenziale nei principali processi di coesione e di consenso sociale. Storie di vita, di lavoro, di successi, oltre che di traumi migratori. Ma soprattutto esperienze di migrazione, di nuove vite attraverso cui prendono forma i 20 ritratti femminili. Naturalmente, pur parlando di donne come aspetto tematico principale, non intendiamo affatto non valorizzare i modelli del mondo maschile, visto anzi come ambito essenziale da cui prendono forma tante storie e tanti racconti di donne di assoluta forza e valore. Donne, per, il cui romanzo di vita si lega spesso a uomini altrettanto virtuosi che dedicano, nel più totale rispetto e abnegazione, i colori caratterizzanti delle caratterizzanti delle proprie virtù.

Poiché la mostra veicolerà su di se tutta la tradizionale attenzione dei media e delle autorità politiche e culturali, come sin qui riservato ai precedenti successi espositivi di educazione allo sviluppo, non solo a Genova, ma anche in
Italia e in Ecuador, quale ad esempio Generazione 2012 di Zoila Bajaña, vedremmo di buon grado un vostro contributo attivo come sponsor. Ricordo infine che questa iniziativa e la mostra caratterizzante costituiscono un
evento importante per l’Ecuador e per la sua comunità, in quanto il pacchetto culturale presto arriverà in altre sedi internazionali dove si attiveranno importanti canali di educazione allo sviluppo per la promozione sul territorio.

2016©Massimo Ruggero


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